domenica 19 febbraio 2012


Joseph vendu par ses freres 

da "Cahier des chansons anciennes"

Marcello Rivelli: chitarra

giovedì 10 giugno 2010

Novembrina - The anatomy of Melancholy


Studio per chitarra n.2
di Alfredo Franco

Chitarra: Cristiano Porqueddu

Nel 2006, un utente del Forum Italiano di Chitarra Classica, Alfredo Franco pubblica, tra gli altri, uno studio per chitarra e lo distribuisce dietro CC License. Il titolo è Novembrina - The Anatomy of Melancholy.
Nel mese di Gennaio 2010 durante un mio concerto a Madrid inserisco il brano nel programma e ne eseguo la prima.
Rieseguo il brano in pubblico altre tre volte e in una di queste uno degli organizzatori registra dal vivo. Convinto di poter entrare in possesso di quella registrazione dico a Alfredo che gli avrei inviato quanto prima il file tratto dal concerto ma, ahimé, come spesso accade alle registrazioni di concerti, non ne ho più avuto notizia.
Difetti ne ho tanti ma se faccio una promessa la mantengo, ergo, il 4 Giugno (due giorni fa) alla ripresa della sessione di registrazione per 'Soledad' (la registrazione integrale delle opere originali per chitarra del compositore paraguayano Agustin Barrios Mangorè) ho deciso che prima di tutto avrei - finalmente - mantenuto la promessa e inviato a Alfredo la registrazione del suo studio

Come ha fatto lui anche io lascio che il file sia disponibile per il download gratuito da questo link


Un saluto ad Alfredo e buon ascolto.

(Cristiano Porqueddu)




Come si inizia a comporre un pezzo di musica?...domanda da un milione di dollari. Posso rispondere solo per me, ovviamente. 

Per quanto mi riguarda si tratta semplicemente di mettere a fuoco un pensiero musicale fermandolo sulla carta (o su un file...). 
L'idea di partenza è un mix di suoni orizzontali e verticali e della loro declinazione strumentale, questi tre elementi sono la cellula dalla quale partire. 

Le mie idee sono essenzialmente melodiche, il che presuppone che abbiano contemporaneamente in sè l'armonia che le determina...le due componenti non sono staccate, non è che una arrivi dopo l'altra. 

Nella mente è tutto molto chiaro...poi bisogna fare i conti con l'artificio tecnico che è la notazione musicale, che è un linguaggio come un altro, fatto di convenzioni semiotiche che permettono di leggere e scrivere. Quindi bisogna mettersi lì e scriverlo...e portare avanti tutta la baracca. 

La cosa ideale sarebbe quella di poter disporre di un hardware da collegare al cervello, in grado di tradurre immediatamente il pensiero sul pentagramma, se sarà disponibile prima della mia morte me lo farò sicuramente impiantare.

Per quanto riguarda il fattore -da dove arriva l'idea-, si tratta semplicemente di leggere la realtà, l'universo sensibile, e trasfigurare in musica. Ognuno ha in sè dei moti affettivi...elementi che riguardano la componente emozionale del nostro pensiero. Il compositore raccoglie queste idee, che sono musica, e le sviluppa secondo il proprio stile. E' una necessità. 

Per me l'imput può arrivare da mille e mille cose diverse...quella che comunemente si chiama "ispirazione", termine alquanto abusato...l'artista pazzo genio e sregolatezza (cagate)...un paesaggio, un quadro, un film, una persona...e via dicendo...queste "cose" contengono già in sè una forma di musica...un po' come il blocco di pietra che contiene la scultura...si tratta di scavare...lavorare la materia prima, a lungo...vedere cosa ne esce, se esce qualcosa...a volte un'idea resta tale...resta un'idea che non da luogo a nulla di più strutturato... 

Nel caso di Novembrina, l'humus è quello della melancolia...stilisticamente intesa come "tenebrismo". Io mi muovo in quella roba lì...cercando e cercando sono approdato a quel porto, e non ad un altro, perchè emotivamente e strumentalmente quel tipo di poetica è la realizzazione stilistica della mia percezione del mondo.